Shop

La mia Florence Biennale

Quando mi hanno chiesto di parlare della “mia” Florence Biennale, a Firenze, all’inaugurazione di questo importante evento, ho parlato di papà..

Quei giorni papà stava già molto male e ci lasció dopo tre giorni, giusto in tempo perché io partecipassi alla Biennale e tornassi a casa per vederlo un’ultima volta.

Partecipare alla Florence Biennale è stato come riprendere in mano le mie radici in un momento in cui mi sembrava di perderle. Sono nata a Pelago in provincia di Firenze e ho vissuto lì fino ai 4 anni. Non ricordo niente salvo la mia carissima madrina che per tanti anni mi ha telefonato per Natale o il compleanno presentandosi “Sono la Tina da Firenze”.

Il tema della Biennale mi era, inoltre, molto caro: l’Eterno Femminile. Parlare del femminile in senso generale, della Terra come madre, del femminile come bellezza, generosità, vita. E così ho scelto una immagine che rappresenta una donna in armonia con la natura, una ninfa dei boschi, una dea forse..

Ho stampato su alluminio perché l’immagine è ben definita e ha dell’oro che con l’alluminio acquista luce e brillantezza. Formato 50×75. Tecnica: mobile art (dispositivi iPhone 11 e iPad Pro)

Esposizione a Genova, Palazzo Ducale

Dal 13 al 27 Marzo 2021 ho avuto l’onore di esporre una mia opera a Genova, Palazzo Ducale.

La mostra si intitolava “Talk with me” ed era curata dalla dott.ssa Loredana Trestin e dalle sue collaboratrici del gruppo Divulgarti.

Nonostante il periodo difficile per l’arte a causa della pandemia, Palazzo Ducale non ha chiuso le sue porte al pubblico se non in zona rossa e quindi è stato possibile visitare la mostra.

Il tema mi ha spinto a presentare un’opera che mostra proprio la difficoltà di comunicazione in una coppia. Ma l’atmosfera è calda e abbraccia la coppia come a sottolineare che, nonostante le difficoltà, la comunicazione è importante ed è possibile quando ci si vuole bene.

L’ opera ha formato 50×75, stampata su tela e incorniciata con cornice nera a effetto ombra.

La dott. ssa Loredana Trestin mi presenta alla inaugurazione della mostra.
La dott. ssa Elena Bozzano presenta la mia opera alla mostra

Art in Covid19 time.

My work in Covid19 time

This lockdown period does not stop being productive from the artistic point of view. Rather. Maybe it is more productive but finds different expressions, different collaborations, different ideas to tell. As far as I’m concerned, the basic idea is always positive. Stopping to look inside yourself, cutting dry branches and finding new/ old road companions has been (and is) the result of the last few weeks.

On MAG MobileArtGroup (the site on Instagram, Facebook and Twitter that I founded three years ago) I launched a contest entitled “MAG Hopefull” because these are days full of hope in life and in a better future.

In these days I have closed the Challenge “All colors of the world” with the 20 finalists who will participate in the exhibition that I hope to set up soon in Cagliari. An exhibition that will speak of UNIT between different peoples, of collaboration, of international art.

Personally, I have worked on some images (personal portraits and other) that are inspired by this moment so dramatic and full of aspirations.

I have collaborated with friends who honor me with their friendship and renewed some collaborations. Andrea Bigiarini, friend, artist and always creative mind, asked me to collaborate together with other friends and artists on his “Impossible Exhibition” project. “In the moment in which the whole world suffers together, we, mobile artists, want to be a positive presence, overcoming borders and restrictions. We want to create an ideal bridge between artists who share the same passion. We want to say our being there, today, everywhere in the world. We want to be silent but active witnesses of this historical moment ”. I contributed with a video and an image.

In addition, I participated in the Anna Crudo project “What I see from the window – Quarantine edition” with some thoughts and an image on “The flying tree” page Fb. Anna’s idea is to make this project an event in Rome soon to tell about this period of quarantine.

I participated in the series of interviews that my colleague, Mimmo di Caterino, multifaceted artist, put together by calling into question several artists to express their opinion on “Contemporary Art at the time of Covid19”.

Currently one of my images is competing in the Farini Gallery’s “Art does not stop” Contest. The images in the competition will be chosen based on the number of likes on Instagram and Facebook and on the judgment of a specialized jury.

Other projects are being launched. Surely art does not stop. Art, an intimate expression of an artist’s life, cannot be stopped but, on the contrary, travels … It makes us breathe, changes us, renews us … Art cannot change the world but it can certainly contribute to improve it.

https://drive.google.com/file/d/1upd7SdN_5OdhbSzsuYjbMYuzBiEjCwSr/view?usp=drivesdk

“Cosa vedo dalla mia finestra – quarantine edition”

Giulia Baita ci racconta da Cagliari… e con le parole ci regala uno dei suoi lavori di Iphonographer 🐚🌼

“Sguardo dalla finestra.
Appunti.

Il momento che amo di più, il momento più surreale di queste giornate in casa durante il lockdown, è la notte. Abito davanti al Parco Naturale di Molentargius, l’unico al mondo dove i fenicotteri nidificano da quasi trent’anni. La città di Cagliari si affaccia sul mare e su questo parco immenso. Dalla mia finestra vedo i fenicotteri volare via in stormo la mattina e tornare al tramonto con un gran vociare. La notte, nel bel mezzo del silenzio, “starnazzano” emettendo il loro tipico verso non so per dire cosa.. Dal balcone della mia casa al primo piano ho un panorama straordinario e soprattutto la notte il cielo sopra la mia testa è così immenso da togliere il respiro.
In queste sere così surreali tutto tace. Dall’asse mediano solitamente trafficato a tutte le ore, non arriva il rumore di una macchina. Nessuna. Un silenzio assoluto mi circonda e se dovessi fare anche il più piccolo rumore si sentirebbe molto lontano. In questi momenti la natura sembra più viva che mai. Insetti, grilli, qualche cane in lontananza che abbaia e i fenicotteri che lanciano i loro versi in lontananza… Forse chiamano qualcuno. Non hanno paura del Covid19. Per loro la vita é sempre la stessa.. Liberi in mezzo all’acqua, ad asciugarsi il becco tra le piume. “In fondo la felicità è una piccola cosa”, diceva qualcuno.

What is Mobile Art?

7d26e65d-0ac7-4dfb-b4a2-5b844cf86de9

Is it possible to make art with a phone? This is the question that I asked myself when nine years ago I bought my first iPhone and I experimented with the first artistic apps. I had seen amazing images on Facebook and Instagram made with an iPhone on the profile of American friends and I wanted to try. Art has always fascinated me and my studies in Contemporary Art have pushed me to experiment. Thus a great passion was born. Mobile Art is a movement of contemporary art that creates art using mobile devices such as iPhone, iPad, smartphone. Not a camera, not a computer, not Photoshop. Only applications on the phone.

If you can make art with a can of beans, a cut on the canvas or recycled material, why not do it with apps on a smartphone?
Everything comes from a photo shoot and then, using the apps on the phone, you can create images of all kinds. There is a World Community that shares images, participates in Contest, International Exhibitions, Meetings. It is widespread especially in the United States, then in Europe, very little in Italy. Some very talented artists exhibit their work at galleries and museums all over the world.
Mobile Art is a democratic art, accessible to everyone. In this lies the true revolution. An art that can be realized and then shared on the other side by the world by anyone, avoiding galleries, museums and institutions. An art that can be enjoyed by everyone and created by any “potential artist”. An art within the reach of any ‘visionary’, free, open to creativity and the free circulation of ideas. An art that uses the network and has the speed of the network. “The digital man” is among us and looks to the future with new tools and new ways. And the diffusion of this artistic movement, as well as the quality of the work produced, require critics and intellectuals (together with the common man) to pay a great attention.

Our Era is going through a technological revolution of a scale never seen before. And we are the protagonists.

Figli dell’ Era Digitale

I Figli dell’Era Digitale hanno un aspetto filiforme, incerto. Sono figure accennate, passaggi di ombra e luce. Movimento.
Essi frequentano le Esposizioni d’Arte, girano per le strade della cittá, passeggiano al mare, siedono nei locali a chiacchierare. Sono come noi. O meglio, siamo noi.
Uomini e donne aperti al nuovo, curiosi, interessati, studiosi di una realtà che si muove, una realtà dove la diversità è ricchezza.
Uomini e donne che viaggiano e che si interessano a tutto ciò che accade nel mondo perché tutto il mondo è CASA.
Sono uomini e donne che hanno grandi ideali di pace, di fratellanza, di amicizia, di amore.
Sono sognatori che usano la immaginazione e la intelligenza per trasformare un mondo imperfetto in qualcosa di migliore…
I Figli dell’ Era Digitale vivono il presente ma guardano al futuro. Sanno di essere atomi di una esistenza molto piú grande e sono curiosi di conoscerla.
Sono pionieri di una nuova epoca, sono esploratori instancabili.

NEW LIFE Exhibition

Se non visualizzi questa immagine clicca su VISUALIZZA IMMAGINI

New Life è una mostra collettiva che mette insieme artisti di tutto il mondo. Essi fanno parte di un’unica compagine artistica che è la comunità degli artisti mobili, cioè gli artisti che fanno “Mobile Art”. Nessun programma al computer ma solo le app sul telefono. Questa forma d’Arte è nata negli Stati Uniti nel 2009 con la diffusione dei primi iPhone. Si é diffusa subito anche in Europa e la Apple stessa ha favorito i contatti tra artisti. Sono nati i primi meeting, le mostre, i premi. Oggi la comunità mobile ha 12 anni e si moltiplicano mostre ed eventi in tutto il mondo.

La mostra a Cagliari presso il Temporary Storing della Fondazione Bartoli Felter ha come titolo “NEW LIFE”, “Nuova vita” come rinascita dalla pandemia. Tutti abbiamo patito la paura, la preoccupazione, il forte disagio causato dal diffondersi del Covid. E nello stesso tempo abbiamo sperimentato l’appartenenza ad un unico villaggio globale dove respiriamo tutti la stessa aria e dipendiamo gli uni dagli altri.

La nuova vita è quella che ci auguriamo rinasca da questa esperienza: il rispetto per l’ambiente, la pace tra i popoli, il rispetto per le diversità e le culture di tutto il mondo. Un messaggio positivo che ci arriva da artisti europei, americani, canadesi e australiani. Tutto il mondo sente il bisogno di pace e l’ispirazione ad una vita migliore da costruire in unità.

Se l’arte non può cambiare il mondo sicuramente può contribuire a miglioralo.

Cos’è la Mobile Art?

La Mobile Art è una “nuova” forma di arte contemporanea, cioè arte con iPhone, iPad o smartphone in genere. È una declinazione della New Media Art e non utilizza computer, ma solo le app sul telefono. Non solo editing fotografico, ma disegni sul telefono, composizioni con stickers, grafica.

Questa forma d’arte è poco diffusa in Italia, ma molto amata negli Stati Uniti e nel resto d’Europa.

Chi si interessa di Arte Contemporanea non può fare a meno di conoscerla.

Esiste una comunitá mobile mondiale più viva che mai, interessantissima, che conta centinaia e centinaia di artisti in tutto il mondo. Nel marzo 2018 ho fondato MAG MobileArtGroup  con lo scopo di promuovere la Mobile Art come nuova forma di arte contemporanea.

MAG è una comunità internazionale di artisti che cresce di giorno in giorno, partecipa a fiere e mostre (personali o collettive), pubblica su riviste specializzate e su tutti i social media, collabora con case editrici per realizzare copertine di libri, con case di abbigliamento che realizzano stampe su seta. La creatività non ha confini.

Tra le riviste che si occupano di Mobile Art, “Mobiography” è tra le più accreditate. Il direttore e fondatore è Andy Butler, fotografo londinese. L’altra rivista è “ONLY MobileArt”, edita a NYC e diretta da Marcello Barbusci, per la quale ho collaborato per due anni.

La trapunta esposta riunisce le immagini di 234 artisti e fotografi di tutto il mondo. Cagliari è presente tra le altre con una foto del Poetto. 

La trapunta è nata nel 2018 da un’idea di Roger Guetta, artista canadese, con lo scopo di celebrare i 10 anni della comunità mondiale. Linda M. Toki, artista americana, ha riunito artisti e immagini. Lorenka Campos, artista americana, ha realizzato la trapunta.

Prima di arrivare a Cagliari è stata esposta al Kemp Center for the Arts, Wichita Falls, Texas, USA;  Eldorado Springs Art Center, Colorado, Stati Uniti;  Susitna Salmon Center, Talkeetna, Alaska;  Sheldon Community Arts Hanger, Talkeetna, Alaska. La trapunta viaggia per il mondo grazie ai contributi di artisti e appassionati che credono in un mondo unito e nella fratellanza fra popoli.

La nostra città è stata la prima tappa in Europa lo scorso anno, alla mostra “All colors of the world”. Poi la trapunta è stata in Portogallo, a Porto, per essere esposta alla mostra MIRA Mobile Prize. Quest’anno è di nuovo in Sardegna per prendere parte alla mostra “New Life”.

È un onore averla qui.

Ecco la Giuria composta da Manuela Matos Monteiro (Portogallo), Eliza Badoiu (Romania), Jane Schultz (USA), Andrea Bigiarini (Italia), Giulia Baita (Italia).
Questa é la trapunta che mette insieme le immagini di 234 artisti da tutto il mondo tra le quali una della sottoscritta
Ecco le immagini in mostra. Oltre le 20 immagini selezionate dalla giuria, sono presenti in mostra anche le immagini realizzate dai giudici .
La comunità mobile si incontra di persona, realizza meeting, workshop, mostre ed eventi vari. Gli artisti mobili fanno parte di una comunità internazionale che si incontra quotidianamente sui social ma che trova occasione per manifestare il proprio legame di amicizia e di collaborazione anche nel reale.

Work as a Juror in 2021

This difficult year due to the pandemic still in progress, my artistic activity has not stopped.

I have exhibited one of my works in Genoa, at the Palazzo Ducale, I have curated my website, I have started the production of tutorials published on Instagram, I have organized the NEW LIFE exhibition in Cagliari and I am preparing to present one of my works in Florence for the Biennale of Contemporary Art.

I was also a judge of two major international exhibitions of Mobile Art. One was held in Porto in Portugal and is called MIRA Mobile Prize and the other is called the MDAC Award and was held in Palo Alto (California). It was an honor to be part of the jury and select images from artists and photographers from around the world.

The phenomenon of Mobile Art grows and spreads thanks to social networks, exhibitions, events and workshops that multiply. This “democratic” and “smart” form of expression collects ideas and moods around the world and, thanks to the network, circulates them.

Everyone has a phone, everyone can do Mobile Art. Even if it is not the medium that makes the artist but their head and their heart.

Congratulations to all the artists selected in the MIRA Mobile Prize and MDAC Award!

MIRA Mobile Prize 2021 (Porto), curated by Manuela Matos Monteiro
MDAC Award (Palo Alto), curated by Sumit Vishwakarma

Fotografare gioielli

I gioielli sono la memoria. Sono il tempo fermato in un istante eterno. Sono legami con le persone, con momenti speciali della nostra vita. 

I gioielli sono un’ode al bello, al gusto, al piacere dell’occhio, alla bellezza come valore universale. 

I gioielli parlano linguaggi universali, ma sono anche espressione di un tempo, di un luogo e di una cultura. 

Gioielli come gioie. Belle. Tante.

Juror in MDAC 2021

So glad to have been Juror in MDAC 2021!

MDAC is a great award and website and art school in Palo Alto (California). The director is Sumit Vishwakarma.

50 artists have been selected by an international jury and their works will be exhibited in Palo Alto in a major exhibition of Mobile Art and Digital Art.

It was an honor to be part of the jury. Congratulations to all!

My speech for the MDAC meeting between jurors and artists.

One year ‘at home’ due to Covid

One year at home working for school and my artistic activity due to Covid. But the prospect of returning to a “normal” life seems ever closer ..

How many resolutions for this new year, how much desire to do things that have stopped for months.

This photo was taken in Venice, during a trip with my children. I have a wonderful memory of those days .. And today’s photos, moments from the past that come back to visit us, seem so precious to me…

I think we have learned a lot over the course of this year. We have learned to stay more and more connected with close and distant friends. We have learned to be more attentive to our planet and our environment in general. We have learned to consider ourselves as inhabitants of the same global village and what concerns others always concerns me too.

In every experience we must learn and find ‘positive’ aspects and I think the pandemic, in spite of everything, has taught us many things. I hope that from now on our world will be better and we will all be more friends and more supportive.

With love.