If I had to make a list of people or things that I love, I wouldn’t finish it. The love for my children, for school, for friends, for art: all this is very important to me. But MAG has a special place.
MAG is the place of freedom, of artistic growth, of friends who are family. In this place there is great respect for everyone, a great desire to learn, dialogue, artists who are a continuous source of inspiration. And we all share the idea that art is a value, it is precious, it is healing. Some of us have been here since the birth of MAG in 2017 and others have joined in the years since. We all share the passion for Mobile Art, we know its rules and characteristics. For all these reasons, among the various forms of love that you will want to discuss in the MAG Love Challenge, I add the love for MAG, that is, this small/ large community that is us.
Se vivessi nel mondo che non c’è potrei sentire quello che le persone non dicono e comunicare sarebbe più facile.
Tutti vivrebbero in pace perché ogni volta che nasce un conflitto basterebbe parlare con lo psicologo galattico per risolvere tutti i problemi
In questo mondo che non c’è la natura sarebbe ancora intatta così come quando è nata nella notte dei tempi. Ci sarebbero ghiacciai perenni, cascate, foreste, spiagge e luoghi incontaminati. La natura sarebbe rigogliosa e lussureggiante.
In questo luogo che non c’è tutti gli esseri umani vivrebbero liberi e in grado di essere se stessi perché a nessuno verrebbe in mente di giudicare chi è diverso dagli altri.
Forse un giorno questo luogo che non c’è incontrerà il luogo che c’è e piacerà così tanto a tutti gli uomini che decideranno di trasferirsi lì. Allora il luogo che c’è diventerà un deserto e poi scomparirà, risucchiato dall’ egoismo e l’avidità che lo avevano sempre abitato. E gli artisti, angeli dell’universo, potranno scrivere nel cielo la parola “Felicità”.
Quando mi hanno chiesto di parlare della “mia” Florence Biennale, a Firenze, all’inaugurazione di questo importante evento, ho parlato di papà..
Quei giorni papà stava già molto male e ci lasció dopo tre giorni, giusto in tempo perché io partecipassi alla Biennale e tornassi a casa per vederlo un’ultima volta.
Partecipare alla Florence Biennale è stato come riprendere in mano le mie radici in un momento in cui mi sembrava di perderle. Sono nata a Pelago in provincia di Firenze e ho vissuto lì fino ai 4 anni. Non ricordo niente salvo la mia carissima madrina che per tanti anni mi ha telefonato per Natale o il compleanno presentandosi “Sono la Tina da Firenze”.
Il tema della Biennale mi era, inoltre, molto caro: l’Eterno Femminile. Parlare del femminile in senso generale, della Terra come madre, del femminile come bellezza, generosità, vita. E così ho scelto una immagine che rappresenta una donna in armonia con la natura, una ninfa dei boschi, una dea forse..
Ho stampato su alluminio perché l’immagine è ben definita e ha dell’oro che con l’alluminio acquista luce e brillantezza. Formato 50×75. Tecnica: mobile art (dispositivi iPhone 11 e iPad Pro)
I Figli dell’Era Digitale hanno un aspetto filiforme, incerto. Sono figure accennate, passaggi di ombra e luce. Movimento. Essi frequentano le Esposizioni d’Arte, girano per le strade della cittá, passeggiano al mare, siedono nei locali a chiacchierare. Sono come noi. O meglio, siamo noi. Uomini e donne aperti al nuovo, curiosi, interessati, studiosi di una realtà che si muove, una realtà dove la diversità è ricchezza. Uomini e donne che viaggiano e che si interessano a tutto ciò che accade nel mondo perché tutto il mondo è CASA. Sono uomini e donne che hanno grandi ideali di pace, di fratellanza, di amicizia, di amore. Sono sognatori che usano la immaginazione e la intelligenza per trasformare un mondo imperfetto in qualcosa di migliore… I Figli dell’ Era Digitale vivono il presente ma guardano al futuro. Sanno di essere atomi di una esistenza molto piú grande e sono curiosi di conoscerla. Sono pionieri di una nuova epoca, sono esploratori instancabili.
New Life è una mostra collettiva che mette insieme artisti di tutto il mondo. Essi fanno parte di un’unica compagine artistica che è la comunità degli artisti mobili, cioè gli artisti che fanno “Mobile Art”. Nessun programma al computer ma solo le app sul telefono. Questa forma d’Arte è nata negli Stati Uniti nel 2009 con la diffusione dei primi iPhone. Si é diffusa subito anche in Europa e la Apple stessa ha favorito i contatti tra artisti. Sono nati i primi meeting, le mostre, i premi. Oggi la comunità mobile ha 12 anni e si moltiplicano mostre ed eventi in tutto il mondo.
La mostra a Cagliari presso il Temporary Storing della Fondazione Bartoli Felter ha come titolo “NEW LIFE”, “Nuova vita” come rinascita dalla pandemia. Tutti abbiamo patito la paura, la preoccupazione, il forte disagio causato dal diffondersi del Covid. E nello stesso tempo abbiamo sperimentato l’appartenenza ad un unico villaggio globale dove respiriamo tutti la stessa aria e dipendiamo gli uni dagli altri.
La nuova vita è quella che ci auguriamo rinasca da questa esperienza: il rispetto per l’ambiente, la pace tra i popoli, il rispetto per le diversità e le culture di tutto il mondo. Un messaggio positivo che ci arriva da artisti europei, americani, canadesi e australiani. Tutto il mondo sente il bisogno di pace e l’ispirazione ad una vita migliore da costruire in unità.
Se l’arte non può cambiare il mondo sicuramente può contribuire a miglioralo.
Cos’è la Mobile Art?
La Mobile Art è una “nuova” forma di arte contemporanea, cioè arte con iPhone, iPad o smartphone in genere. È una declinazione della New Media Art e non utilizza computer, ma solo le app sul telefono. Non solo editing fotografico, ma disegni sul telefono, composizioni con stickers, grafica.
Questa forma d’arte è poco diffusa in Italia, ma molto amata negli Stati Uniti e nel resto d’Europa.
Chi si interessa di Arte Contemporanea non può fare a meno di conoscerla.
Esiste una comunitá mobile mondiale più viva che mai, interessantissima, che conta centinaia e centinaia di artisti in tutto il mondo. Nel marzo 2018 ho fondato MAG MobileArtGroup con lo scopo di promuovere la Mobile Art come nuova forma di arte contemporanea.
MAG è una comunità internazionale di artisti che cresce di giorno in giorno, partecipa a fiere e mostre (personali o collettive), pubblica su riviste specializzate e su tutti i social media, collabora con case editrici per realizzare copertine di libri, con case di abbigliamento che realizzano stampe su seta. La creatività non ha confini.
Tra le riviste che si occupano di Mobile Art, “Mobiography” è tra le più accreditate. Il direttore e fondatore è Andy Butler, fotografo londinese. L’altra rivista è “ONLY MobileArt”, edita a NYC e diretta da Marcello Barbusci, per la quale ho collaborato per due anni.
La trapunta esposta riunisce le immagini di 234 artisti e fotografi di tutto il mondo. Cagliari è presente tra le altre con una foto del Poetto.
La trapunta è nata nel 2018 da un’idea di Roger Guetta, artista canadese, con lo scopo di celebrare i 10 anni della comunità mondiale. Linda M. Toki, artista americana, ha riunito artisti e immagini. Lorenka Campos, artista americana, ha realizzato la trapunta.
Prima di arrivare a Cagliari è stata esposta al Kemp Center for the Arts, Wichita Falls, Texas, USA; Eldorado Springs Art Center, Colorado, Stati Uniti; Susitna Salmon Center, Talkeetna, Alaska; Sheldon Community Arts Hanger, Talkeetna, Alaska. La trapunta viaggia per il mondo grazie ai contributi di artisti e appassionati che credono in un mondo unito e nella fratellanza fra popoli.
La nostra città è stata la prima tappa in Europa lo scorso anno, alla mostra “All colors of the world”. Poi la trapunta è stata in Portogallo, a Porto, per essere esposta alla mostra MIRA Mobile Prize. Quest’anno è di nuovo in Sardegna per prendere parte alla mostra “New Life”.
È un onore averla qui.
Ecco la Giuria composta da Manuela Matos Monteiro (Portogallo), Eliza Badoiu (Romania), Jane Schultz (USA), Andrea Bigiarini (Italia), Giulia Baita (Italia). Questa é la trapunta che mette insieme le immagini di 234 artisti da tutto il mondo tra le quali una della sottoscrittaEcco le immagini in mostra. Oltre le 20 immagini selezionate dalla giuria, sono presenti in mostra anche le immagini realizzate dai giudici . La comunità mobile si incontra di persona, realizza meeting, workshop, mostre ed eventi vari. Gli artisti mobili fanno parte di una comunità internazionale che si incontra quotidianamente sui social ma che trova occasione per manifestare il proprio legame di amicizia e di collaborazione anche nel reale.
This difficult year due to the pandemic still in progress, my artistic activity has not stopped.
I have exhibited one of my works in Genoa, at the Palazzo Ducale, I have curated my website, I have started the production of tutorials published on Instagram, I have organized the NEW LIFE exhibition in Cagliari and I am preparing to present one of my works in Florence for the Biennale of Contemporary Art.
I was also a judge of two major international exhibitions of Mobile Art. One was held in Porto in Portugal and is called MIRA Mobile Prize and the other is called the MDAC Award and was held in Palo Alto (California). It was an honor to be part of the jury and select images from artists and photographers from around the world.
The phenomenon of Mobile Art grows and spreads thanks to social networks, exhibitions, events and workshops that multiply. This “democratic” and “smart” form of expression collects ideas and moods around the world and, thanks to the network, circulates them.
Everyone has a phone, everyone can do Mobile Art. Even if it is not the medium that makes the artist but their head and their heart.
Congratulations to all the artists selected in the MIRA Mobile Prize and MDAC Award!
MIRA Mobile Prize 2021 (Porto), curated by Manuela Matos MonteiroMDAC Award (Palo Alto), curated by Sumit Vishwakarma