Se vivessi nel mondo che non c’è

Descrivi la tua vita in un universo alternativo.

Se vivessi nel mondo che non c’è potrei sentire quello che le persone non dicono e comunicare sarebbe più facile.

Tutti vivrebbero in pace perché ogni volta che nasce un conflitto basterebbe parlare con lo psicologo galattico per risolvere tutti i problemi

In questo mondo che non c’è la natura sarebbe ancora intatta così come quando è nata nella notte dei tempi. Ci sarebbero ghiacciai perenni, cascate, foreste, spiagge e luoghi incontaminati. La natura sarebbe rigogliosa e lussureggiante.

In questo luogo che non c’è tutti gli esseri umani vivrebbero liberi e in grado di essere se stessi perché a nessuno verrebbe in mente di giudicare chi è diverso dagli altri.

Forse un giorno questo luogo che non c’è incontrerà il luogo che c’è e piacerà così tanto a tutti gli uomini che decideranno di trasferirsi lì. Allora il luogo che c’è diventerà un deserto e poi scomparirà, risucchiato dall’ egoismo e l’avidità che lo avevano sempre abitato. E gli artisti, angeli dell’universo, potranno scrivere nel cielo la parola “Felicità”.

La mia Florence Biennale

Quando mi hanno chiesto di parlare della “mia” Florence Biennale, a Firenze, all’inaugurazione di questo importante evento, ho parlato di papà..

Quei giorni papà stava già molto male e ci lasció dopo tre giorni, giusto in tempo perché io partecipassi alla Biennale e tornassi a casa per vederlo un’ultima volta.

Partecipare alla Florence Biennale è stato come riprendere in mano le mie radici in un momento in cui mi sembrava di perderle. Sono nata a Pelago in provincia di Firenze e ho vissuto lì fino ai 4 anni. Non ricordo niente salvo la mia carissima madrina che per tanti anni mi ha telefonato per Natale o il compleanno presentandosi “Sono la Tina da Firenze”.

Il tema della Biennale mi era, inoltre, molto caro: l’Eterno Femminile. Parlare del femminile in senso generale, della Terra come madre, del femminile come bellezza, generosità, vita. E così ho scelto una immagine che rappresenta una donna in armonia con la natura, una ninfa dei boschi, una dea forse..

Ho stampato su alluminio perché l’immagine è ben definita e ha dell’oro che con l’alluminio acquista luce e brillantezza. Formato 50×75. Tecnica: mobile art (dispositivi iPhone 11 e iPad Pro)

Figli dell’ Era Digitale

I Figli dell’Era Digitale hanno un aspetto filiforme, incerto. Sono figure accennate, passaggi di ombra e luce. Movimento.
Essi frequentano le Esposizioni d’Arte, girano per le strade della cittá, passeggiano al mare, siedono nei locali a chiacchierare. Sono come noi. O meglio, siamo noi.
Uomini e donne aperti al nuovo, curiosi, interessati, studiosi di una realtà che si muove, una realtà dove la diversità è ricchezza.
Uomini e donne che viaggiano e che si interessano a tutto ciò che accade nel mondo perché tutto il mondo è CASA.
Sono uomini e donne che hanno grandi ideali di pace, di fratellanza, di amicizia, di amore.
Sono sognatori che usano la immaginazione e la intelligenza per trasformare un mondo imperfetto in qualcosa di migliore…
I Figli dell’ Era Digitale vivono il presente ma guardano al futuro. Sanno di essere atomi di una esistenza molto piú grande e sono curiosi di conoscerla.
Sono pionieri di una nuova epoca, sono esploratori instancabili.

Juror in MDAC 2021

So glad to have been Juror in MDAC 2021!

MDAC is a great award and website and art school in Palo Alto (California). The director is Sumit Vishwakarma.

50 artists have been selected by an international jury and their works will be exhibited in Palo Alto in a major exhibition of Mobile Art and Digital Art.

It was an honor to be part of the jury. Congratulations to all!

My speech for the MDAC meeting between jurors and artists.

Esposizione a Genova, Palazzo Ducale

Dal 13 al 27 Marzo 2021 ho avuto l’onore di esporre una mia opera a Genova, Palazzo Ducale.

La mostra si intitolava “Talk with me” ed era curata dalla dott.ssa Loredana Trestin e dalle sue collaboratrici del gruppo Divulgarti.

Nonostante il periodo difficile per l’arte a causa della pandemia, Palazzo Ducale non ha chiuso le sue porte al pubblico se non in zona rossa e quindi è stato possibile visitare la mostra.

Il tema mi ha spinto a presentare un’opera che mostra proprio la difficoltà di comunicazione in una coppia. Ma l’atmosfera è calda e abbraccia la coppia come a sottolineare che, nonostante le difficoltà, la comunicazione è importante ed è possibile quando ci si vuole bene.

L’ opera ha formato 50×75, stampata su tela e incorniciata con cornice nera a effetto ombra.

La dott. ssa Loredana Trestin mi presenta alla inaugurazione della mostra.
La dott. ssa Elena Bozzano presenta la mia opera alla mostra

Art Makes the world a better place

Giulia Baita lives in Sardinia (Italy). She has a degree in Contemporary Art and loves painting and drawing. She is a mobile artist. She has participated in numerous collective exhibitions: Palo Alto, Porto, Roma, Amersfoort in Netherlands.


In March 2017 she founded MAG MobileArtGroup Facebook, MAG Instagram and MAG Twitter. MAG aims to promote mobile art as a new form of contemporary art. For two years MAG has been a partner in “ONLY MobileArt” , a magazine published in NYC directed by Marcello Barbusci.
Giulia Baita curated the great Mobile Art Exhibition in Milan (“The Beauty Myth”) in May 2019. For two years she collaborated with ONLYMobileArt, a magazine published in NYC and directed by Marcello at Barbusci. MAG promote the activity oh hundreds and hundreds of artists from all over the world.


Now she take care of workshops or online courses for those interested in learning about Mobile Art. She is currently preparing to participate in the great event in Florence of the Biennale of Contemporary Art. The Exhibition will take place in October 2021 at the Fortezza da Basso.

“Summer” series

Sette immagini astratte realizzate con iPhone 8.


In questo momento strano e difficile per molti di noi può emergere un senso di insicurezza e sconforto.
Vorrei dedicare questa serie alla Energia.
La grande energia che si muove dentro e intorno a noi, quella che ci fa andare avanti nonostante tutto, quella che ci spinge a fare cose impossibili, quella che vediamo nella natura con la sua continua rinascita sempre e sempre, quella che vediamo nelle persone che sorridono e camminano, pianificano e creano un futuro sempre nuovo.
L’estate, il sole, ha lasciato questo profondo desiderio di Energia. Energia che deve essere il motore di un autunno ricco di nuove strade e progetti.

“All colors of the world” Exhibition. Booklets.

 

All colors of the world – Booklet

The exhibition brought together the images of 20 artists from all over the world and five jurors. It had the international character characteristic of the Mobile Art movement. The same theme suggested love for all the colors of the world and the pleasure of sharing them.

€60,00

 

“All colors of the world” Exhibition took place in Cagliari (Italy), Villa Fanny, on 30 July 2020.

The artists who took part in the exhibition are:

Lorenka Campos (Texas)
Roger Guetta (Canada)
Melissa D. Johnston (USA)
Linda Hollier (Canada)
Dale Bradshaw Botha (Australia)
Isabel Afonso (Portugal)
Janis Brandenburg Lee (Nevada)
Ileana Montano (Mexico)
Susan Latty (Australia)
Rosalie Heller (Maryland)
Amanda Parker (California)
Paul-André Hamel (Canada)
Alexis Rotella (Maryland)
MaryJane Rosenfeld (USA)
Juta Jazz (Lithuanian / Cyprus)
Barbara Braman (Massachusetts)
Massimiliano Balò (Italy)
Adelino Marques (Portugal)
Peter Wilkin ((England)
Sukru Mehmet Omur (Turkey / France)

The jurors

Eliza Badoiu (Romania)
Manuela Matos Monteiro (Portugal)
Gianluca Ricoveri (Italy)
Clint Cline (Florida)
Giulia Baita (Italy)

The Exhibition was entirely curated by Giulia Baita

The booklets bring together the 25 images on display; the biography of all the artists and jurors; the images of the precious quilt, a symbol of collaboration and sharing between artists from all over the world.

Short preview of the booklet